Atto secondo - Prologo
(Entra il Coro)
CORO: L'antica passione giace ormai sul suo letto di morte, e un nuovo
affetto aspira ad esserne l'erede; la bella per causa della quale l'amante si
disperava e desiderava di morire, ora, vicino alla gentil Giulietta, non è più
bella. Ora Romeo è amato ed ama a sua volta.
Tutti e due gli amanti ora sono incantati dal fascino degli sguardi, ma egli
deve sospirare per la sua pretesa nemica, lei deve rubare la dolce esca
dell'amore alla punta di terribili ami: essendo considerato come un nemico, egli
non può avvicinarla per sussurrarle i voti che gli amanti giurano alle belle;
ed essa, innamorata quanto lui, ha anche meno mezzi di trovarsi in qualche luogo
col suo novello amante.
Ma la passione presta loro la forza, il tempo offre a tutti e due i mezzi per
potersi vedere, mitigando le loro estreme pene con estreme dolcezze. (il Coro
esce)