Per conoscere l'altrui amico
Loda quel tale. Se l'altro tace, non sarà suo amico. Lo stesso afferma, se volta ragionamento; se ne parla, come per forza, e freddamente; se ne sminuisce la lode; se dice non sovvenirgli bene, o se vi chiama a parte del vanto l'altrui valore. Similmente te n'accorgerai, se egli consapevole delle colui prodezze, non ne faccia minima ricordanza, in udir te favellar del medesimo a tempo che potrebbe ripigliarti anch'egli. Se altresì dica, essere stato un venimento casuale, e succeduto per decreto della divina providenza, o per altrui indrizzo, e se ingrandisca altri, per attentati somiglianti, anzi maggiori. Inoltre fingi venirgli lettere dall'amico, nelle quali il richiegga a confidarsi con lui; tosto si scuoprirà un animo propenso, o alieno. Salutalo anche a nome dell'amico, dicendogli averne udite cattive nuove, e da quel, che egli risponde, t'accorgerai dell'amicizia.