Acquistarsi fama, e credito
Non ti persuader mai di trovar fedeltà di segreto in colui, alla presenza del quale tu prorompi in qualche atto licenzioso, o parola scorretta. Nè ti prometter ciò o d'un fanciullo, o d'un servidore; anzi da un tal'atto essi formeranno il concetto della tua persona: e tale ti rappresenteranno anche agli altri.
Non ti lusingare, che altri abbia a scolpare qualche tua azione indifferente; anzi l'interpreterà nel senso più sinistro; e perciò non darti alcuno sfogo, presenti altri. Non raccontar mai, come in altri tempi fosti diffamato, e schernito; poichè così maggiormente ti discrediti, e non mancheranno gli approvatori. Non val punto qui quel detto di Bernardo: Scuserai l'intenzione, se non puoi l'opera: poichè non diran mai, che tu a caso, o inconsideratamente incorresti in quel fallo, o che per far prova della bontà di quel tale, il sollecitasti apparentemente a quel peccato.
Tavolta con maggior fiducia deposita qualche segreto alla notizia de' più volonterosi parlatori, pregandoli, a non parlarne con altri, cioè, che tu ti corrispondi con Principi, e ti prevali con esso loro, ec. Dopo, accomiatatoti da essi, ritirati a scrivere a quei personaggi, sigillale, e mostrale a quei cicaloni, con bruciarle finalmente di soppiatto. Fingi averne avute risposte, anch'esse fatte da te ricopiare al naturale, quali appostatamente farai caderti di mano. Proccura però in somiglianti casi, farti comprender con chiarezza, e leggerle con intelligenza; altrimenti, se coloro l'ascoltano confusamente, confusamente anche ne parlano, e getti indarno la tua fatica.
Va spargendo che tu non hai mai ne' tuoi giorni danneggiato alcuno: e che se non per altro, unicamente per questa tua colombina innocenza, ti aspetti la corona dall'Altissimo, e infilza in contanti una mano di successi repentinamente inventati.
Ciò che di tuo deve comparire in pubblico (ancorchè affare di poco momento) travagliaci con tutta attenzione d'intorno; perchè da una tua sola operazione dipende la tua fama per sempre.
Non metter mai le mani a più lavori: poichè niun plauso raccoglierai dal far molte cose; ma sì bene dal perfezionarne una sola: e in ciò chiamo per testimonio l'esperienza.
È dovere, anzi è utile, che si dia credito agl'iracondi, a' potenti, e congiunti di sangue. Affetta l'umiltà, il candor dell'animo, la liberalità, e la giovialità. Loda, ringrazia, offerisciti pronto anche agl'immeritevoli.
I principj degli affari richieggono somma industria, e prudenza, acciocchè ne seguano accertati successi; giacchè a misura delle prime mosse dura poi il restante della carriera. E se una volta hai guadagnato grido di grand'uomo, anche fallando, i falli stessi ti saranno attribuiti a gloria.
Trovandoti occupato in qualche impiego, non ti far indurre per alcuna sorte di prieghi ad accettare altro affare, che ti distolga da far con esattezza il tuo debito. Perchè non tanto si avrebbe riguardo alla compassione meritata di aver abbracciate tante, e sì diverse occupazioni, quanto al biasimo dovutoti nell'aver mancato, benchè pochissimo alla tua carica, e anche per quel verso, di aver abbracciate cure aliene dal tuo assegnamento.
Dovendo trattar negozj, non ammettervi collega di te più abile, e più esercitato in essi. Se ti conviene andar a visitar qualche personaggio, non accompagnarti con chi a colui è più accetto, che tu non sei.
Se hai a cambiar posto, proccura in modo, che non ti si sostituiscano di te notabilmente migliori.
Lascia correr volentieri alle stampe i pregi, e le glorie del tuo casato, postergate le maledicenze de' satirici. Poichè comunque tali lodi ti si diano, ancorchè per adulazione, coll'andar del tempo si leggeranno per verisimili; dove che i biasimi de' critici o con essi, o prima d'essi periscono.
Alzerai grido di scienziato nel tenore seguente. Epiloga in un libretto quante mai notizie storiche potrai raccogliere, e di mese in mese dacci una scorsa per diletto. Così ti rimarranno impresse nella memoria le specie di tante, e sì diverse cose, e dandosi l'opportunità, ti mostrerai erudito.
Abbi pronti alla lingua i formolarj di salutare, rispondere, parlare, e di tutte quelle funzioni, che allora per allora si fanno in voce. Tal'uni si umiliano troppo, a disegno di così innalzarsi; o per far vedere, che quanto han fin'ora ottenuto, tutt'è stato contingenza, non già o loro industria, o ingegno, o valore; e in tal guisa disprezzano se medesimi, e abbiettano i lor talenti, e tal'ora arrivano al lor disegno di esser tenuti per inutili, e da poco. Lascia che i Religiosi (non già tu) adoperino formole somiglianti.
Non metter mai fuori gli ultimi sforzi della tua potenza; nè far conoscere che non hai vigore da più.
Ciò che ti è agevole operare, o gastigare per via de' tuoi servidori, non vi metter tu mano, riserbandoti a cose maggiori.
Non entrare in disputa di materie a te dubbiose, se non hai certezza di rimanervi vittorioso.
Se appresti un convito, comunica la condizione de' banchettanti colla tua servitù; poichè questa è una marmaglia strepitosa, e assai più valevole a screditarti di quel che tu pensi: perlochè devi almeno saziar la lor vista, perchè non si divertano a sofisticar più in dentro. Sia altresì liberale col Barbiere, e colla Cortigiana.