Non lasciarsi ingannare
Agli uomini sensati devesi prestar credenza con qualche temperamento prudenziale, perchè essi, dove si tratta de' lor talenti, e prerogative, per modestia le deprimono, e avviliscono: e dove s'entri in discorso degli altri, perchè tutto interpetrano nella miglior parte, non ti diranno giammai, che tal'uno in lor presenza si è osato sparlar di te, nè ti suggeriranno, da chi debbi guardarti, nè di che morbo pecchi quel tale. Lo stesso pratica co' Sacerdoti, mentre lodano i lor penitenti, tenuti a commendarli per forza; non potendone parlar, se non con lode, come appunto i genitori de' lor figlioli.
Proccura di aver presso di te sotto colore di amicizia colui, che in tua assenza ti susciterebbe querele, e ti ammutinasse sediziosi, e movesse altri torbidi contro. Abbilo sempre al tuo lato, e ne' diporti, e nelle cacce, e a tavola, e ne' ragionamenti, e nel tuo convito medesimo. Così anche trovandoti occupato a qualche guerra, a fine che le nazioni confinanti non si ribellino, chiamati tosto in tua comitiva i più cospicui majoraschi co' lor seguaci, per così assicurarti della lor fellonia, e menali teco a combattere in guerra, e valerti della lor'opera, come de' tuoi più parziali. Non sarà se non bene, che mentre ti assidi a mensa, o al tavolino a scrivere, ti collochi dirimpetto uno specchio, per vedere in una scorsa d'occhio quanto si fa dietro le tue spalle.