Scanzar l'altrui offesa
Se ti mostrasti restio, o non molto cortese a tal'uno, in non compiacerlo per qualche dimanda, guardati di non condiscendere in somigliante materia ad alcun'altro, o d'inferiore, o di pari condizione al primo, eziandio dopo qualsisia decorso di tempo, perchè o ti susciterai l'altrui diffidenza contro, o seminerai fra loro discordie.
Non aumentare mai il rigore sopra i tuoi sudditi, se non al medesimo passo aumenti le grazie; perchè o ne saresti schernito, o malvoluto. Dove che col promuovergli amendue, farai un bel misto d'amore, e timore.
Se introdurrai qualche novità, che sia per dar negli occhi de' riguardanti, o del Principe, ingegnati provare, che molti ti precedettero col lor esempio, e fra la calca di tanti esemplari si scemerà la tua invidia privata.
Se sei creduto reo consigliero di perniciosi partiti, proccura farti conoscere alla scoperta benemerito del pubblico, e rilascia a tal'uni le gabelle, ad altri le pene incorse, ec. e sopra tutti mostrati umano, e affabile a' più popolari.
Se disegni qualche attentato strano, ed enorme; prima dimandane parere dal Theologo, e persone accreditate, ec. trattaci da solo a solo, e furtivamente, e proccura tirarle alla tua, acciocchè poscia ti confermino la medesima consulta in aperto, e la propugnino, anzi ti obblighino a praticarla.
Convenendoti promulgar nuove leggi; dimostrane la necessità, e prendine la risoluzione col consiglio de' saggi; o pure fa precorrere il grido di esserti guidato col parere de' medesimi, e allora francamente postergat'i consigli altrui, la promulgazione delle leggi riuscirà a tuo talento.
Non proccurar moglie, o fante ad altrui, nè consigliare ad alcuno stato particolar di vita.
Non ti lasciar indurre ad essere esecutore de' testamenti.
Se ti trovi in altrui compagnia, a tempo, che egli dà gli ordini opportuni alla sua famiglia, e mette fuori i comandamenti, ascolta pure, come presente, ma non t'ingerire a suggerirgl'il modo, o addossarti parte della direzione.
Suol accadere, che in arrivar tal'uno a un luogo, dove non è mai stato, prorompa tosto a lodar le persone, i costumi, e 'l luogo, donde partì. Tu non ti lasciar trasportare dalla corrente.
Quantunque tu sia di contrario sentimento, affetta la sequela dell'opinioni più benigne, o in casi di coscienza, o in altra materia; predica tuttavia la più rigida, ed esatta.
Non dir mai in altrui presenza, che hai forza, e possanza presso i Superiori, o d'essere stato in qualche modo da essi favorito. Nè mai altresì per niuna confidenza immaginabile rivela al compagno il concetto da te formato di quel terzo.
In qualsisia posto ti trovi, proccura di adescare il Superiore con qualche guadagno. E più tosto tu sii mite, o fatti apprender tale da' sudditi, che stretto, e rigoroso.
Se ti verrà riferito, che quel tale, da te stimato amico, ti ha malignato, non venirvi a rimproveri. Te 'l farai tosto nemico, da neutrale ch'egli era.
Non t'invogliar di saper tutt'i segreti de' Principi. Perchè, se d'altra parte si palesano, tu sarai in sospetto di propalatore.
Se alcuno verrà a gratificarti, o con congratulazioni, o con visite, o saluti, ec. ricevilo con espressioni le più singolari, altrimenti te 'l guasterai in avvenire.
Se tal'uno, o in fatti, o in parole, non ti ha attesa la promessa, non gli rinfacciar la mancanza; perchè col rimprovero non vi guadagnerai altro, che avversione.
Giuocando col Padrone, proccura per ogni verso rimanervi perditore, dove sol di gloria, e non d'altro scapito si tratti. Sarai sempre bravo, e valoroso, se superando il rimanente degli altri, al tuo solo Padrone ti rendi vinto.
A qualsisia gran parzialità di confidenza il Padrone ti sublimi, non ti mai dimenticar della riverenza, e ossequio dovutogli. Altrimenti stimerà, che la troppa dimestichezza generi disprezzo.
Non ti vantar d'aver col consiglio tirato alla tua quel tale, ancorchè restìo, e ripugnante. Ti sarà più restìo in avvenire. Non inschernire altrui dell'infelice evento accadutogli, per non essersi attenuto a' tuoi consigli, anzi più tosto discolpa l'esito in grazia dell'esecutore.
Schiva la baldoria delle ricchezze, gagliardia, astuzia, destrezza di mano, o agilità de' salti.
Se fosti ammesso alle grazie, consiglio, e beneficj da' tuoi Maggiori, non pubblicarne i segreti, nè indagarne gli avvertimenti; se vi arrivi, fingiti goffo. Se da un più di te sei oltraggiato, non solo non ti lamentare, ma nè pur s'avveda d'esser tu rimasto punto offeso: perchè odiano colui, che offesero.
Regalucci di niun prezzo se ti vennero dal Padrone, esaltali, e prendili, come tesori, e spargi, e divulga, che gli avrai sempre in amore, e stima indicibile.
Rigetta a tutto potere le dignità; nè te ne far incavalcare molte addosso di quelle, che han gran frondi, e niente frutta.