Operar circospetto
Due modi deve usare un uomo accorto: il primo sia una fidanza guardinga; in guisa che, trattandosi indifferentemente in un circolo di molti amici (giacchè oggi le nostre amicizie son introdotte per inganno) non ti assicuri di alcuno senza qualche sospetto.
Il secondo sia una tal generosità di non badare a scuoprir certe verità altrui, saltargl'i falli, condonar i trascorsi, e sparagnargl'i rimproveri. Questo stile è una specie di simulazione più nobile, e questa giova non poco; dove che l'altra non si praticò mai senza rischio.
Non fidare a chi che sia segreto rilevante; perchè non è alcuno, che appena trascorso lo spazio d'un'ora, non ti possa divenir nemico.
In tempo, che ti senti qualche movimento d'allegrezza non consueta, astienti dalle risoluzioni: perchè darai negl'inciampi, o gioverai chi poscia non vorresti aver giovato.
Non presumere di trovar benigni interpetri de' tuoi operati, poichè nel mondo ognun la prende nel senso peggiore.
Non ti affidar di porre in carte materie, che non faresti leggere a quel tale: anzi riempi la lettera delle sue lodi, con proccurar, che gli pervenga nelle mani.
Se t'avvedi che altri vuol ripescar dal tuo cuore qualche sincero arcano, e s'infinga saperlo, non lo correggere, se falla.
O dissimola, o discolpa gli altrui difetti. I tuoi disegni, e desiderj sien rinserrati strettamente nel gabinetto del tuo cuore; e nell'apparenza esteriore vestiti di tutto contrarj affetti, a quei che nascondi nell'animo.
In tempo della più indissolubile amistà, abbi l'occhio all'odio, in che quella potrebbe cambiarsi, e nell'auge della fortuna ruba qualche pensiero per le disgrazie, che potrebbon succederti.
Riuscito vincitore nella battaglia, per niun verso rendi al Principe nemico i prigionieri riguardevoli, acciocchè rivoltandosi le vicende, l'avversario abbia gagliardi motivi di non inferirti contro. Anzi mostrati generoso, e benefico co' Comandanti dell'esercito contrario, passando con esso loro corrispondenza, e legge, se pure di necessità indispensabile non te ne fosse vietato il commercio.
Non intraprendere affare in particolare, che non se ne possa tosto render conto dell'averlo intrapreso: perchè gli uomini non han flemma di esaminare i discarichi, e tosto condannano gli altrui operati. Così porta la fatalità de' tempi d'oggi, che si biasimano le virtù più accertate, non che le dubbie, e apparenti.
Se ti fanno alcuna inchiesta i tuoi sudditi, comanda, che l'espongano in iscritto, acciocchè più agiatamente possi ponderarne ogni menoma circostanza; e nel risolver poscia, non risponder loro, che in voce.
Se entri a discorso in circolo di persone cavillose, che prendono come in parola i ragionamenti, protestati prima d'ogni altro, che dirai molte cose per ischerzo; e che contraddici talvolta, per esperimento della lor'intenzione; e che lasci passar molte proposizioni senza disamina. In cotal fatta, se ti trascorse la lingua a qualche inconsideratezza, hai pronta la discolpa nella protesta su'l bel principio intimata.
Se ti senti come violentemente rapir dal giuoco, dalla caccia, e dalla libidine, in guisa che ti sembri esser trasportato con empito; generosamente mostra lor faccia, e sbandisci da te cotal'inclinazioni; altrimenti, se lor condiscendi, darai in molte scartate.
Non contrastar con fanciulli, vecchi, grossolani, e con persone di memoria labile, molto meno con Tiranni, se non alla presenza de' testimonj; a dimandane gli ordini per lo più in iscritto, e così unicamente ricevili.
Non dar pareri ad uomini iracondi, e impetuosi; poichè costoro si regolano dalla riuscita degli affari. Donde conghietturi, invigilarsi sopra la tua persona, e riflettersi a' tuoi detti, parla pochissimo, perchè è agevole a sdrucciolare in trascorsi di lingua, quando molto si discorre.
Sempre, che conversi, osserva i virtuosi, e i discoli: acciocchè in occasione di scisma ti attenghi alla miglior parte; e ciò ti vaglia, come un'armeria profittevole in molte contingenze.
I portelli delle tue finestre sieno nella parte interiore delle stanze, e ove immediatamente si appressano a' vetri, sieno tinti a bruno: acciocchè di fuori non possa discernersi, se son aperti, o serrati.