Concitare avversione a' malvaggi
Encomia quel malvaggio, che vuol scavalcar dalla grazia del suo Principe, presso il medesimo, che lo protegge, in guisa che la lode medesima ridondi in biasimo, e odiosità del protettore; con aggiugnere, che tal corre la diceria da per tutto, non già tua invenzione, o maligno ritrovato, lasciando ch'egli si tiri la conseguenza, di porvi opportuno riparo, a riguardo della sua estimazione. Suggerisci bensì andarvi di mezzo l'altrui riputazione; incoraggiandolo altresì a schernir i cicalecci plebei, e lasciare sfiatar da se medesimi i sussurri del volgo. Non potrà egli non accorgersi, che tu parli per suo interesse, e decoro. O pure lodagli il suo favorito, come in atto di compatirgli il suo naturale, e genio appassionato; e in ciò fare esaggera a tuo potere con un'inflessione di voce patetica, additando le conseguenze, da quei mal regolati affetti del suo diletto, irreparabili. Conchiudi finalmente, esser colui così uomo insigne, e superiore alla sfera degli altri, ma tingersi della pece abbominevole di quel tal vizio, che non devi dire.
Non minacciar mai a chi disegni nuocere, poichè saprà guardarsi; ma figurati impotente, e disuguale di forze, ancorchè valessi. Internalo nella tua amicizia, invitalo a mensa, per così assicurarlo, e frattanto colloca dietro le portiere gente di buon udito, per cavarlo in campo, e farlo sparlar del Principe, o d'altra materia gelosa, e così dinunzialo, come ribelle, o contumace.
Esaggera l'enormità del malvaggio, con rappresentare gli sconvolgimenti, che dall'impunità nascerebbono. Frattanto per non dimostrarti appassionato, intercedigli il perdono, ma con freddezza, e perorando per la di lui odiosità, scagliati, e scaldati a tutto potere, con interpetrarnele le azioni, e i costumi; e in darsi l'occasione, dagl'il tracollo al precipizio.
Non ti prendere a danneggiar più insieme, ma macchinando contro di tal'uno, confederati in amicizia con quell'altro.
Abbi sempre la mira di prima rassodare i tuoi interessi, che intraprendere l'altrui vendetta: nè ti far trasportar dall'affetto di nuocere, con trasandar l'importanza, de' tuoi affari.