Affrenar l'ira
Non correre in fretta ad adirarti con alcuno; perchè per lo più ti accerterai essere stato un falso rapporto, e se nel fervor dello sdegno risolverai un minimo che, tutto ridonderà in tuo pregiudizio.
Se vieni offeso, il miglior partito è la dissimulazione; perchè un contrasto partorisce nuovi contrasti, e la pace si perde: benchè restassi vincitore, sarebbe una vittoria peggior della perdita, per l'insorgerti, che ti farà addosso più d'uno, o coll'odiosità, o con altrettanti contrasti.
A chi ti picca con motti aculeati, la miglior risposta sarà, farti apprendere, che ti sembri ironico il colui parlare, o per avventura asperso col fiele della malignità: la risposta però sia limpida, non già come egli la merita; e frattanto figurati sopraffatto da calca di più premurosi negozj.
Se nel morderti col motto pungente, colui non ti nomina, ma esaggeri non per tanto sopra l'operato, che di te sospetta, come indegno, e biasimevole; sii tu ancor pronto a biasimarlo per tua parte; ed o seriamente affetta di non saper capire certi modi di operare di tal'uni, in guisa che null'affatto ne sapessi, o rispondigli onninamente ogni altra cosa, diversa dal proposto tema. Se però egli s'inoltri a nominarti; portati in modo, come se non da senno, ma sott'infinta di adirato teco scherzi; e allora sei in tempo a scherzare ancor tu con esso lui senza minima puntura, proccurando di tranquillarlo; e biasima te medesimo, e quell'altro, come se un tal'altro sia il reo, ma te come più detrattore dell'altro; in tal guisa cicuratolo, messe da banda le facezie, fagli veder seriamente la frivoleria di tutta quella faccenda.
Se tal'uno ti usasse inciviltà nel riceverti, dissimola, e celagli la tua avversione, e trattavi in guisa, come se t'avesse accolto colle più sopraffine onoranze. In questa forma gli sarà di confusione, e pentimento il maltrattamento usatoti, e risarcirà il suo fallo con addoppiar la cortesia.
La tua nobiltà sarà criticata per nuova, se entrerà in albagia di nuove onoranze: le tue parti sieno, far sempre stima, ed encomj delle tue più antiche famiglie; e a misura delle parole sieno gli operati.
Se vieni trafitto da una manifesta ingiuria, e non vi cape dissimulazione, tieni pronte alla lingua risposte scherzevoli, o prendi il filo di qualche grazioso successo, ma calzante, abbia sempre allestite l'une o l'altro; e in questo fare disegnati l'apertura ad altri discorsi. Sarà anche a proposito condurre seco persone, o famigliari con previe istruzioni, che in casi simili ad ogni cenno ti presentino lettere. Co' forestieri, e nuovi in città, dà voce, esser occorso un fatto curioso, per così esser trasportati dalla curiosità ad andarvi, e svanisce il cimento.
Dà agio al nemico, di poter da se stesso accorgersi del suo indegno trascorso, non però fagliene accorger tu, perchè non apprenda livore, o odio dalla tua parte; guardati parimenti di rimproverare a tal'uno l'impuntualità, se prefissassi egli la terminazione di qualche affare, per altro incidente non lo finì. Tu però non ti obbligar mai a somiglianti prefiggimenti.